Il capo dei servizi segreti ucraini dichiara che il presidente russo Putin è gravemente malato.
Secondo Kyrylo Budanov, capo dei servizi segreti ucraini, Vladimir Putin sarebbe malato terminale. Lo dichiara in un’intervista all’emittente statunitense ABC in cui ammette che Putin è molto malato, da molto tempo. Probabilmente di cancro. Alla domanda della giornalista su quando morirà il presidente russo, Budanov risponde “penso presto. Spero”. Quando succederà, Putin “Sarà rimpiazzato, con un trasferimento di poteri” spiega la spia ucraina.
Quindi, la morte di Putin non metterebbe fine alla guerra, sottolinea la giornalista. Ma il capo dell’intelligence dichiara: “Questa guerra dovrebbe finire prima che muoia”. Su come abbia reperito queste informazioni, Budanov risponde “semplicemente lo sappiamo. Da fonti umane”, vicine alla situazione. “Questa guerra deve finire prima della sua morte… vinceremo nel 2023”, ha poi assicurato.
Chi è Budanov, capo dello spionaggio militare
Il capo dello spionaggio ucraino, Budanov ha più volte predetto che le ostilità tra Ucraina e Russia finiranno entro l’estate del 2023 con la vittoria del suo paese e la riconquista di tutti i territori occupati, inclusi la Crimea ripristinando i confini del 1991. Budanov ha anche detto che l’Ucraina sta pianificando “una grande offensiva per la primavera” e marzo potrebbe essere “il mese più caldo”.
Nell’intervista, il capo dell’intelligence militare ucraina ha anche dichiarato che è probabile che si verificheranno altri attacchi all’interno del territorio russo. Affermazione che sorprende dato che Kiev non ha mai rivendicato, e quindi ammesso, bombardamenti nel suolo russo. Budanov è a capo del GUR (Golovnye Upravlenya Rosvidky), lo spionaggio militare ucraino sospettato di essere dietro a varie operazione di sabotaggio in Russia. Tre anni fa i servizi segreti russi tentarono di assassinarlo a Kiev fallendo.
Secondo molti esperti, questa scelta di Budanov di rilasciare interviste pubbliche rientrerebbe nella strategia di comunicazione di Kiev. In questo modo cercherebbe di oscurare i fallimenti dell’altro servizio di sicurezza ucraino a cui si deve parte del successo russo in Crimea.
